Nikolaj Gogol by Ascanio Forti

Nikolaj Gogol by Ascanio Forti

autore:Ascanio Forti [Forti, Ascanio]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


⁂

Il carattere peculiare della sua opera di scrittore è un umorismo bonario, una così mite ironia, che pare pietà e commiserazione ed è invece il sorriso di chi soffre veracemente della miseria e della viltà altrui. Il suo umorismo non è né il motto ridanciano tonico-digestivo del Rabelais, né il sorriso lacrimoso e passionato dell’Heine, né la malignità ghignante del Thackeray.

Dalle prime sue novelle (Dikanka e Mirgorod) emerge come in nessun’altra opera quell’angolo della Piccola Russia con tutte le sue tradizioni e costumanze, con tutti quei tipi così squisitamente intuiti e delineati, che ci sembra di averli veduti e uditi non ricordiamo dove. Quelle gaje giornate luminose, quelle serene notti fosforescenti di stelle, quelle vergini bianche dagli occhi chiari e ingenui, quelle faccie aduste dagli occhi scavati ci s’imprimono tanto in mente, che non le dimentichiamo più.

Tre elementi predominano nelle prime novelle: il gajo, il fantastico, il malinconico. Ride e fa ridere d’un buon riso contagioso, che spalanca la bocca e fa sereno lo spirito, quando annoda e svolge i più comici intrighi, con una rude lingua dialettale, piena di soavi scorci di stile e d’imagini gioconde: – diviene fantastico quando una polla, una lieve vena di poesia popolare, lo trae a raccontare strane avventure di mondi occulti, scene terrificanti di gnomi o di diavoli: – è malinconico quando rivede e rivela il dolce paese, che gli ha dato la vita, allora la sua lingua si affina, acquista la suasività del ritmo poetico: pare che egli intraveda il suo paese di sogno, attra verso alle lacrime nostalgiche che gli velano gli occhi.

In quelle prime novelle, ebrei, cosacchi, mercanti, impiegati, diavoli, giovinastri avventurosi e ragazze vispe, suocere turbolenti e preti, figure di ubriachi, paurosi, spavaldi, rissosi, bugiardi, passano, ripassano, si corrono dietro, si confondono, compiono tutte le funzioni della vita.

In Tarass Boulba siamo testimonî alle gesta di quei turbolenti spiriti, sempre in lotta con tutti, che sono i cosacchi Zaporogues, personificati in Tarass, il cui elemento naturale è la guerra, la cui sola legge è la spada, e l’unico desiderio la morte sul campo. È questa l’unica vera epopea in prosa, secondo il giudizio del Guizot, del tempo nostro: epopea in cui fra un barbaglio di descrizioni vive sceneggiano gli eroismi, le efferatezze feroci, le guerre sterminatrici, le tragiche morti.

Da ora in poi l’opera del Gogol’ si fa diversa: sembra lo attragga la miseria e l’imbecillità umana sotto ogni forma. Negli Arabeschi il suo umorismo fa quasi contrarre la bocca al pianto, trattando la depravazione della vita pubblica e privata fra il ’30 e il ’40. La commedia il Revisore pare una farsa o una parodia esagerata ed è invece la veritiera rappresentazione dei tipi e dei costumi burocratici di quel decennio. Nelle Memorie d’un pazzo narra le sofferenze d’un impiegato impazzito, che nel delirio dell’allucinazione crede d’essere il Re di Spagna e dice sanguinose verità sugli uomini.

Nel Mantello narra un brano di vita di un altro impiegato, incretinito fra il suo mondo di copioni e di circolari, che a furia di stenti perviene a conseguire il suo sogno: possedere un mantello nuovo.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.